Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Dupplin Moor

10-11 agosto 1332

Le famiglie dei leader: Balliol, Beaumont e Keith

Baliol (o balliol)

Famiglia scozzese che diede due re alla Scozia. Ne fu fondatore il barone normanno Guy de Baliol, che possedeva feudi a Bailleul e altrove, in Normandia, e venne in Inghilterra con Guglielmo I il Conquistatore, dal cui figlio, Guglielmo II, ricevette terre nel nord del paese. Un suo discendente Bernard de Baliol costruì il castello di Barnard (oggi Barnard Castle) nel Durham, combatté per il re Stefano d'Inghilterra nella guerra civile, rimanendo prigioniero nella battaglia di Lincoln (1141). John de Baliol aumentò il patrimonio di famiglia, sposando Dervorguila, figlia del conte di Galloway, e fu uno dei reggenti della Scozia durante la minore età di Alessandro III. Ma, privato dei suoi feudi come reo di tradimento (1255), andò in Inghilterra, dove combatté per Enrico III contro Simone di Montfort e fu fatto prigioniero alla battaglia di Lewes nel 1264. Aveva fondato borse di studio all'università di Oxford, e, dopo la sua morte avvenuta nel 1269, la sua vedova vi fondò il famoso collegio che si chiama tuttora Balliol. Suo figlio John de Baliol fu re di Scozia dal 1292 al 1296. Il figlio di questo, Edward, dopo parecchi anni passati in Francia, tornò in Inghilterra nel 1324, e, con l'appoggio di Edoardo III d'Inghilterra e di alcuni nobili scozzesi, tentò di riguadagnare alla sua famiglia il trono di Scozia. Soltanto nell'agosto del 1332 poté avere un successo definitivo, sconfiggendo gli Scozzesi comandati dal conte di Mar; il 24 settembre di quell'anno fu incoronato re di Scozia a Scone, ma si obbligò a riconoscere la supremazia del re d'Inghilterra. Poco dopo sconfitto ad Annan dagli Scozzesi dissidenti fu costretto a fuggire in Inghilterra; ma nel luglio 1333, battuti gli Scozzesi a Halidon Hill, riebbe il regno, cedendo però il Lothian a Edoardo III e rendendogli omaggio. La sua posizione in Scozia era però assai scossa e dipendeva interamente da Edoardo, al quale, dopo un'altra fuga e un terzo ritorno sul trono (1346), finì per cedere tutto il regno (1356). Si stabilì quindi in Inghilterra, dove morì nel 1367. Enrico, appartenente a un ramo cadetto, perché figlio di Ingelram, figlio di Bernard il giovane, sposò Lora figlia di Philip de Valoines, signore di Panmure, ereditandone (1234) parte dei feudi inglesi. Prese parte alla rivolta dei baroni contro re Giovanni d'Inghilterra nel 1215 e morì nel 1246. Un suo pronipote, Thomas (circa il 1368), fu l'ultimo dei Baliol, di cui resti traccia nelle cronache scozzesi.


Beaumont (anche Belmont e Bellomont)

Famiglia inglese, oriunda di Beaumont-le-Roger in Normandia. Roberto (I) de Beaumont (morto nel 1118), conte di Meulan, aveva combattuto sotto Guglielmo il Conquistatore a Hastings (1066), onde ebbe in compenso vasti feudi nel Warwickshire e nel Leicestershire, coprì alte cariche a corte sotto Guglielmo II ed Enrico I, e fu autorevolissimo come saggio consigliere della corona. Alla sua morte i feudi andarono divisi fra i due figli. Roberto (II) de Beaumont (1104-1168) fu creato conte di Leicester e investito di alte cariche, fra cui quella di Justiciar dell'Inghilterra, e prese parte attiva alle vicende politiche del tempo sotto i re Stefano e Enrico II. Due volte fu luogotenente reale durante le assenze del re. Fondò varie case religiose. Suo figlio Roberto (III) aiutò il principe Enrico nella ribellione contro il padre, onde fu imprigionato; ma godé il favore di Riccardo I, e morì nel 1190 in Grecia mentre tornava da un pellegrinaggio. Waleran de Beaumont (1104-1166) fratello di Roberto (II), ereditò i feudi normanni, fu tenuto per cinque anni in carcere da Enrico I e combatté nelle guerre civili inglesi e in quelle fra il re Stefano e l'imperatrice Matilde, ora da una parte ora dall'altra. Altri dei Beaumont ebbero parte più o meno importante nella storia inglese; nel 1309 Henry de Beuamont, connestabile d'Inghilterra, fu creato barone di Beaumont, titolo che fu portato dai suoi discendenti fino alla morte di William, 7° barone e 2° visconte nel 1507, quando si estinse. Nel 1840 il titolo baronale fu riesumato a avore di Miles Thomas Stapleton (1805-54), discendente da una figlia del 6° barone. Nel 1906 Wentworth Blackett Beaumont (1829-1907), capo di un'altra famiglia Beaumont, fu creato lord Allendale.


Keith

Antica famiglia nobile scozzese, così chiamata dalla baronia di Keith, confermata a Roberto Keith, con la dignità ereditaria di gran maresciallo di Scozia, dal re Roberto Bruce, all'inizio del sec. XIV. Nel sec. XV William Keith fu creato conte maresciallo. Fra i membri della famiglia, meritano speciale ricordo William, quarto conte maresciallo (morto nel 1581), membro della reggenza durante la minorità di Maria Stuarda, poi membro del consiglio privato, George, quinto conte maresciallo (1553-1623), fervente protestante, allievo di Teodoro Beza a Ginevra, poi investito d'incarichi politici dal re Giacomo VI; William, settimo conte maresciallo (1617-1661), ch'ebbe attiva parte nelle lotte politiche della metà del sec. XVIII, e fu realista accanito, come d'altronde tutti i membri della famiglia di quel secolo; George, decimo conte maresciallo (1693-1778), che fu per parecchi anni al servizio di Federico il Grande, in Prussia, andò anche a Parigi, come ambasciatore del re di Prussia, e, dopo alcuni anni passati in Scozia, tornò a vivere in Prussia, dove morì. Più celebre di tutti fu Francis Edward James (1696-1758), fratello di Giorgio, che andò pure al servizio di Federico il Grande, fu creato maresciallo di campo e governatore di Berlino, ebbe parte importante nelle prime tre campagne della guerra dei Sette anni, finché cadde a Hochkirch.

La genesi

La Seconda Guerra dell'Indipendenza (1332-1357) fu contraddistinta fondamentalmente dalla campagna condotta da Edward Balliol e dalla nobiltà scozzese anti-Bruce, i cosiddetti Diseredati, che aveva come obiettivo il riguadagnare le terre e gli onori persi da quest'ultimi dopo la Battaglia di Bannockburn. Ponendosi questi obiettivi, i Diseredati chiamarono a raccolta un esercito col tacito appoggio della corona inglese puntando direttamente in terra di Scozia, che, come noto, rientrava da molto tempo negli obiettivi inglesi. A quel punto occorreva solo il momento giusto per mettersi in moto, così quando il Reggente di Scozia, Thomas Randolph (I conte di Moray), morì improvvisamente il 20 luglio di quell'anno, Balliol e le sue 88 navi salparono alla volta della Scozia. Queste campagne ebbero effettivamente successo dal punto di vista militare, ma, il loro effetto politico fu assai transitorio a causa della mancanza di appoggio all'interno della stessa Scozia.

La battaglia

L'esercito dei cosiddetti "Diseredati" fu condotto da Enrico de Beaumont, un superstite delle battaglie di Falkirk e Bannockburn, e poteva contare su circa 500 uomini d'armi, più di 1,000 tra fanti ed arcieri e 40 mercenari Tedeschi. Quest'armata, partita dall'Inghilterra, si mosse via mare per preservare l'aspetto neutrale dell'Inghilterra ed evitare di infrangere i termini del Trattato di Northampton, approdarono Kinghorn in Fife marciarono verso Dunfermline prima di dirigersi a nord verso Perth. Il 10 agosto 1332, arrivarono al Fiume Earn a Forteviot, dove incontrarono un grande esercito scozzese sotto gli ordini dell'Earl of Mar, il nuovo reggente. Con l'aiuto di un simpatizzante scozzese, Murray di Tulbardine, i Diseredati attraversarono il fiume coperti dell'oscurità, ed attaccarono quello che loro pensarono fosse il campo scozzese (in un luogo chiamato Gask nelle fonti antiche). In realtà, gli anti-bruce avevano attaccato la carovana dei rifornimenti scozzesi e così, all'alba dell'11 agosto 1332, i Diseredati compresero che l'esercito scozzese, diviso in due parti di cui una condotta da Mar e l'altra da Lord Robert Bruce (il figlio illegittimo di Robert the Bruce), era intatto e stava ancora attendendoli. Le stime riferite all'esercito scozzese variano tra i 4,000 ed i 24,000 elementi, ma il fatto che l'esercito consisteva di due parti separate può giustificare suggerisce il gap nelle cifre. La battaglia cominciò allo spuntar del sole e continuò fino a mezzogiorno. Sono poche le indicazioni in merito all'ubicazione precisa dello scontro nelle fonti, ma le piccole informazioni che si ottengono dalle stesse, suggeriscono che i Diseredati furono schierati all'apertura di una piccola valle: la Brut Chronocle (una storia dell'Inghilterra completata nel XV secolo), parla di uno 'stretto passaggio' che restrinse il fronte dei Diseredati a recinti circa 180 m. Con la linea anteriore formata da uomini d'arme smontati, l'esercito dei Diseredati era completato da arcieri su ambo i fianchi, con i 40 mercenari Tedeschi in riserva come un'unità montata. Ad affrontarli vi erano due battaglioni di scozzesi che avanzarono sul nemico al sorgere del sole. Le due parti dell'esercito erano comandate separatamente da Lord Robert Bruce e dall'Earl di Mar; i due uomini non erano in buoni rapporti, e si dice che Bruce abbia accusato Mar di slealtà per avere permesso ai Diseredati di attraversare il fiume senza incontrare resistenza. Di conseguenza, ambo i comandanti tentarono di essere i primi ad impegnare il nemico. Bruce arrivò per primo al contatto col nemico: il numero, puro e semplice del suo schiltron (un corpo compatto di lancieri scozzesi) spinse i Diseredati molto indietro, facendogli perdere un notevole quantitativo di terreno. Comunque, la carica scozzese risultò, in effetti, molto meno efficace di quanto avesse potuto essere, perché lo schiltron non era propriamente organizzato e coeso, mentre una grandine implacabile di frecce, prodotta dagli arcieri di Balliol disposti sulle ali insisteva sugli scozzesi che pressavano il centro della linea nemica. Ma come quest'ultima tenne l'impatto scozzese, gli uomini agli ordini del Bruce iniziarono a cedere. Questo cedimento non fu decisivo ai fini dello scontro, ma fece sì di coinvolgere anche le forze di Mar nella mischia; ma invece che attaccare il nemico sui fianchi, in modo tale da non permettere agli arcieri un tiro più facile e meno selettivo, la seconda ondata scozzese era, sfortunatamente, disorganizzata come la prima ed entrò in sequenza alla parte posteriore degli uomini di Bruce, impedendo loro, come se non bastasse, qualsiasi movimento di svincolamento da quella mischia nella quale erano facile bersaglio, visto il sovrannumero, dei dardi nemici. Impossibilitati a ritirarsi e riorganizzarsi, le frecce piovvero in numero sempre più copioso su di loro, e gli scozzesi videro come unica possibilità di vittoria quella di esercitare ancora più pressione sul centro dove iniziavano a non riuscire più nemmeno a combattere decentemente, vista la ristrettezza degli spazi. Proprio per questo, molte delle cronache scozzesi parlano di gravi perdite subite non tanto per mano (o dardo) nemica, quanto per la stessa calca che si andò a formare con l'arrivo delle unita' di Mar. In effetti un tentativo di ritirata fu tentato dall'Earl di Mar, ma gli uomini d'armi sul fronte dei Diseredati furono capaci di montare a cavallo e trasformare la ritirata scozzese in una rotta, provocando perdite addizionali considerevoli.

Dupplin Moor come svolta tattica

La battaglia di Dupplin Moor vide, tra i suoi protagonisti, figure di grande importanza per il popolo scozzese, quale Edward Balliol, il figlio di Re John Balliol; Lord Robert Bruce, figlio illegittimo di Robert The Bruce; Lord William Keith, grande Maresciallo della Scozia; e l'Earl di Mar, poi Protettore della Scozia; tra questi personaggi Bruce, Keith e Mar vennero uccisi proprio nella battaglia Dupplin Moor. Ma è la battaglia ad avere un significato del tutto particolare, perché rappresenta il primo scontro nelle isole britanniche in cui si fece uso degli uomini d'armi smontati e dei famosi longbow da parte dell'esercito inglese (molte fonti danno al longbow, ossia l'arco lungo inglese, una origine Gallese), formazioni che non risulteranno vincenti solo nel conflitto con gli scozzesi (battaglia Halidon Hill per esempio) ma che, in seguito, si riveleranno delle armi vincenti anche contro una delle cavallerie più potenti del mondo come quella francese (battaglie di Crecy e Azincourt). In aggiunta all'uso di questo tipo di formazioni, anche la loro relativa applicazione tattica venne usata nelle più famose battaglie che coinvolsero le armate inglesi, come, per fare un esempio già citato, Enrico V il quale certamente dovette la sua vittoria ad Agincourt alle tattiche che Enrico Beaumont ha sviluppato nello scontro Dupplin Moor.

Le conseguenze

La battaglia di Dupplin Moor costituì una delle peggiori sconfitte scozzesi dopo la Battaglia di Falkirk combattuta 34 anni prima e la sua conseguenza fu l'incoronazione di Balliol a Scone poche settimane dopo. Tuttavia egli si ritrovò isolato in un paese che gli era nemico e presto spostò la corte presso Galloway, nel sud, luogo originario della sua famiglia e unico posto in cui trovasse un po' di supporto. In dicembre uno scontro presso Annan, al confine inglese, con i lealisti dei Bruce lo costrinse a riparare in Inghilterrae il trono tornò a Davide II di Scozia.